agosto

Inaugurata ieri Ceramica Una mostra di opere moderne (corriere adriatico) E' stata inaugurata nei Musei Civici di Pesaro un'esposizione di opere ceramiche che intende documentare quanto accade a Pesaro - città di fortissima tradizione ceramica - nell'ambito della produzione contemporanea, e dare nuovo impulso alla ceramica. La mostra rimanarrà aperta fino a dicembre. Si tratta di un allestimento temporaneo che mette in mostra 15 recenti donazioni di ceramiche d'arte contemporanea. Più precisamente, le opere provengono da due manifestazioni cittadine concluse da poco e dedicate entrambe alla ceramica: la Mostra Concorso di Ceramica d'Arte indetta dal Rotary Club di Pesaro in occasione del suo cinquantenario (3-15 giugno) e la mostra finale itinerante del Progetto europeo Art. Ce.Mo Artigianato dell'Arte Ceramica Moderna (3-28 giugno). Nel primo caso, accanto alle opere dei vincitori dei tre premi - come prevedeva il regolamento del concorso -, sono state donate anche le opere dei segnalati e di due artisti che hanno deciso spontaneamente di lasciare i propri pezzi ai Musei Civici. Nel caso di Art.Ce.Mo. le donazioni provengono da due ceramisti greci. Il valore di una tradizione antica e prestigiosa come la ceramica passa anche attraverso le manifestazioni che riesce a promuovere.

In mostra mattonelle devozionali salernitane
(gdm) GROTTAGLIE - "Recupero di un patrimonio minore": è su questo tema la mostra che, stasera alle 19, il sindaco Bagnardi inaugurerà a Palazzo De Felice, il restaurato edificio del borgo antico, acquistato alcuni anni fa dal Comune per farne "contenitore culturale". "Recupero di un patrimonio minore". E' solo un modo di dire. In mostra ci saranno infatti "mattonelle e pannelli ceramici devozionali nel salernitano". Questa rassegna, che resterà aperta sino al 7 settembre prossimo (orari: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 18 alle 22), è stata infatti organizzata dallo stesso Comune di Grottaglie, dal Centro Studi Salernitani "Raffaele Guariglia" e dalla Provincia di Salerno. Tant'è che nel cartoncino d'invito spicca l'immagine di Sant'Antonio Abate, raffigurata "su mattonella murata in via degli Oleandri a Positano" e su "una mattonella nella collezione Vestita a Grottaglie". Nella cerimonia inaugurale, oltre agli interventi degli amministratori di casa e della responsabile del museo delle maioliche grottagliese, Daniela De Vincentis, ci sarà anche la relazione di Matilde Romito, dirigente del settore Beni Culturali, Musei, Biblioteche della Provincia di Salerno. Tra gli espositori della edizione 2003 della "mostra della ceramica", inaugurata domenica scorsa, c'è infatti anche la "salernitana" Vietri sul Mare. iv.p.

Una mostra nel borgo richiama tanti visitatiori
Grottaglie, nei vicoli scopri come nasce un'opera in ceramica (gdm) GROTTAGLIE Benvenuti nel regno della ceramica. Perchè è qui che da secoli si incontrano terra, acqua, sole e fuoco. Un'unione dalla quale nasce l'arte dei ceramisti (o figuli) che qui chiamano anche "caminari", prendendo spunto dal loro lavoro di infornamento dei manufatti di creta, che, dopo l'essiccamento al sole, una volta venivano "cotti" nei forni (camini) alimentati con legna e sansa di ulivo, ed ora - invece - nei moderni forni elettrici o a gas. In gergo, infatti, cuocere "la 'rrobba" (cioè i manufatti), si dice "caminà". E per loro, per "li caminari", qui c'è tutto un quartiere di lavoro. Botteghe bianche all'esterno, molto spesso caverne fuligginose dentro. E tutto questo quartiere - in ossequio alla storia locale - si è ritrovato ai piedi del castello Episcopio la cui Torre Maestra, ormai da secoli, vede ogni giorno i suoi figuli che impastano la creta, che la foggiano e la modellano. Per creare "vasi, minzane e capasuni"; piatti, "vucali" e bambole; "'ssruli, vummili e cammautti". Chiedeteli al ceramista, chiamandoli così. E, allora, ancora benvenuti. Troverete nelle intrecciate strade e stradine del quartiere figulino tutta quell'atmosfera che vive di unioni. Unione tra artigianato ed arte, tra tradizione e innovazione. Un quartiere in cui si concretizza quel "trait d'union" indispensabile per collegare generazioni diverse. Quella della ceramica è arte che si tramanda da padre in figlio e che si perpetua nella semioscurità di botteghe altrettanto vetuste. Padri che tramandano ai figli i segreti della loro arte; figli che in silenzio imparano, con quella consapevolezza di chi ha già scelto di dedicare la propria vita all'attività paterna. E forse proprio all'interno della stessa bottega, dove adesso essi stessi apprendono quell'arte. O ripassandola a memoria mentre saltano da un aereo all'altro per far conoscere la propria creatività al mondo. Essi saranno poi orgogliosi di sapere che - per esempio - il gallo o la foglia di acanto decorati sui loro piatti faranno bella mostra in luoghi lontani dalla loro casa. Qui dove arriva l'odore del Mediterraneo misto a quello delle pinete e dei gerani che fanno capolino dai balconi bianchi del centro storico; magari al fianco di un altro tipico prodotto della ceramica locale: il "pumo". Un oggetto tipico di varie cromie, tra cui spicca il giallo ed il verde, il "pumo", altri non è che un fior di cardo stilizzato. E sta a voler sottolineare che - un tempo - il fiore di terracotta smaltata e decorata, con problemi di scarsità d'acqua, a decorare gli angoli dei balconi poteva sostituire (e lo fa ancora benissimo) un qualsiasi fiore naturale. Allora qualcuno potrà ripromettersi: "Devo assolutamente recarmi a Grottaglie. Visitare il borgo, i monumenti storici, le chiese, il quartiere figulino. Voglio vedere sua maestà la Ceramica nel suo regno". Un'occasione è la Mostra che da agosto a settembre, richiama curiosi e cultori dell'arte figulina.

CERAMICHE IN UNA MOSTRA A FIRENZE
(la nazione) MONTELUPO - Lo scorso anno la ceramica fu la grande protagonista della mostra 'Terre Fiorentine' in Palazzo Vecchio nella splendida cornice di 'Sala d'Arme' dove non poteva mancare la maiolica montelupina insieme alle porcellane di Sesto e alle terracotte dell'Impruneta. E il comune di Firenze, soddisfatto di quella 'kermesse', ha ri contattato il comune di Montelupo per inserire la cittadina della ceramica all'interno di "Art, mostra dell'artigianato", che si terrà nel capoluogo toscano a primavera 2004. E il comune montelupino risposto con entusiasmo alla 'chiamata'. La mostra sarà incentrata sull'artigianato locale, sulla storia che per secoli ha legato la 'Città del Fiore' con i comuni della 'Repubblica Fiorentina' e sui rapporti culturali e economici attuali e futuri che intercorrono fra Firenze e Montelupo. "Questa mostra darà risalto a tutte le nostre iniziative - spiega Marco Montagni, sindaco di Montelupo - Firenze è la culla dell'arte e la nostra presenza sarà motivo di orgoglio per tutti noi. Non scordiamo che oltre al comune di Firenze, siamo in stretto contatto con l'associazione 'Art' di artigianato fiorentino e con i comuni di Sesto Fiorentino e Impruneta" Alessandro Sansoni

CERAMICA EUGUBINA DI LUSTRO A FAENZA MOSTRA INTERNAZIONALE FINO AD OTTOBRE
(la nazione) GUBBIO - Alcuni preziosi esemplari della ceramica a lustro di Gubbio prodotta nella bottega di Mastro Giorgio Andreoli sono esposti nella mostra "Il secolo d'oro della maiolica italiana dei secoli XV e XVI", allestita presso il "Museo Internazionale delle Ceramiche" a Faenza. Rimarrà aperta fino al mese di ottobre. Si tratta di una qualificata selezione di opere antiche, al cui interno sono esposti quattro "pezzi" di provenienza eugubina certificata, tra cui la "Caduta di Fetonte", il piatto acquistato dalla città nei primi anni Novanta, grazie ad una sottoscrizione popolare. E' una vetrina importante che sottolinea la radici di una delle più nobili espressioni dell'artigianato eugubino.

CANALE DIGITALE PER LA CERAMICA
(rdc) Ceramicanda va in orbita e da programma televisivo diventa anche canale tematico, visibile in chiaro con il satellite. "E' in atto il vero rinascimento della piastrella, almeno nel mondo della comunicazione", gongola il direttore, Roberto Caroli. Che aggiunge: "Si tratta di una vetrina nuova, in grado di suscitare emozioni, di un'opportunità in più per farsi vedere. Vogliamo dare vita a una fiera permanente al servizio dell'intera filiera ceramica". Dichiarazioni che salutano la nascita del primo canale dedicato interamente alla ceramica e, più in generale, dell'Italian Style. Dal primo settembre, per 24 ore al giorno, Ceramicanda presenta ufficialmente la 'città virtuale' dei produttori di piastrelle, prodotti per la posa, sanitari, arredo casa e giardino, macchine per ceramica, colorifici e terzo fuoco. Tanta economia, ovviamente, ma anche un'attenzione particolare a musica, moda, cucina ed eventi culturali del Bel Paese. Ceramicanda ha attrezzato redazioni in tutta Italia (da Palermo a Roma, da Firenze a Milano) per fornire servizi all'altezza su ogni argomento. "Tanti appuntamenti interessanti - promette Caroli - tra i quali servizi sull'abitare italiano che mostreranno, tra l'altro, le soluzioni adottate nelle case dei vip, commentate dai migliori architetti". Oltre alle quattro ore di programmazione che saranno create settimanalmente apposta per il canale (ripetute sei volte al giorno, alternativamente in italiano e inglese), andrà in onda una sorta di 'best of' della trasmissione Ceramicanda, che continuerà nel suo appuntamento settimanale sulle televisioni locali. Nella prima settimana sarà proposta una sintesi di Cersaie 2002, come buon auspicio per l'edizione 2003 ormai alle porte. Il canale sarà visibile in chiaro in Europa, Paesi dell'Est, Africa, Medio Oriente e (nei primi 6 mesi) anche negli Stati Uniti e in Sud America. Facendo la sintonizzazione automatica del decoder si potrà trovare nel bouquèt di Sky, dopo i canali a pagamento; con la ricerca personalizzata sarà al numero 87. Marco Fiori

LA CERAMICA? LA TROVI IN... EDICOLAMONTELUPO FIORENTINO - La ceramica entra in... edicola. La "Hobby & Work", una delle case editrici più importanti di opere da collezione, ha preparato una serie di cataloghi di valore artistico e storico, "La ceramica italiana, piatti da collezione, storia, stili e città". Fra queste non potevano mancare le ceramiche dell'associazione "Terre Fiorentine" composta da Montelupo Fiorentino, Sesto Fiorentino e Impruneta. L'iniziativa è nata ad opera del Museo della ceramica di Faenza, vicino a Ravenna, una delle cittadine più raffinate di tutto lo 'Stivale' per quanto concerne lo stile ceramico. E a Montelupo Fiorentino è stata riservata la terza uscita. In pratica, sono un totale di 32 fascicoli quattordicinali da raccogliere in tre volumi. Ogni fascicolo è accompagnato da un piatto d'arredo che riproduce diversi stili: per Montelupo è stato scelto l'"Arlecchino" del 1600. Ma la raccolta non prevede solo la ceramica fiorentina, ma anche tutte le altre realtà dell'Italia che hanno sempre basato la loro storia e cultura su questo materiale e di cui è doveroso fare un elenco. Le località sono 32, che danno vita all'"Associazione Italiana Città delle Ceramiche", ente costituito dopo intense trattative attraverso l'impulso di Montelupo Fiorentino che riunì tutte queste città. Ecco tutte le località in uscita: Castellamonte (Torino), Lodi, Nove e Bassano del Grappa (Vicenza), Albisola Superiore e Albissola Marina (Savona), Faenza (Ravenna), Sesto Fiorentino, Impruneta e Montelupo Fiorentino (Firenze), Gubbio, Gualdo Tadino e Deruta (Perugia), Pesaro-Urbino e Urbania, Ascoli Piceno, Orvieto (Terni), Civita Castellana (Viterbo), Castelli (L'Aquila), San Lorenzello e Cerreto Sannita (Benevento), Napoli, Arpiano Irpino (Avellino), Vietri sul Mare (Salerno), Grottaglie (Taranto), Squillace (Catanzaro), Caltagirone (Catania), S.Stefano di Camastra (Messina), Sciacca e Burgio (Agrigento), Assemini (Cagliari), Oristano. Alessandro Sansoni