aprile

LA CERAMICA PROTAGONISTA A FIRENZE
(la nazione) MONTELUPO - La ceramica artistica sarà fra gli "ospiti d'onore" della prossima edizione della Mostra dell'artigianato di Firenze. All'interno della kermesse fiorentina che viene visitata annualmente da centinaia di migliaia di persone, verrà allestito uno spazio espositivo di rilievo per mostrare il meglio della ceramica artistica montelupina, accanto alle produzioni di altre città che fanno parte dell'associazione italiana città della ceramica. L'occasione può considerarsi la prova generale in vista dell'evento che l'Aicc, di cui Montelupo fa parte e che la vede fra i massimi promotori, sta preparando per il 2004 sempre nel capoluogo toscano. L'idea è realizzare a Firenze, e con le dovute proporzioni, una festa della ceramica che riproponga l'ormai collaudato modulo di quella montelupina. "A questo proposito - spiega il vicesindaco Cesare Baccetti che ha la delega per la ceramica - abbiamo già tenuto incontri preliminari con l'assessore alle attività produttive di Firenze, Francesco Colonna, i vertici dell'Aicc e i responsabili di Firenzexpo e stiamo preparando un programma da presentare ufficialmente nell'assemblea nazionale dei comuni italiani che si terrà a novembre a Firenze. Il sindaco Leonardo Domenici è molto favorevole a questa proposta e non è da escludere che l'anno prossimo vedremo i tornianti all'opera in piazza Signoria". Fra gli spazi che verrebbero coinvolti, oltre alla storica piazza, anche la Fortezza da Basso e altri punti strategici di Firenze. Un avvenimento che potrebbe benficiare sotto il profilo economico di una parte dei fondi, circa 6 milioni di euro, stanziati dalla Finanziaria 2003 e che saranno resi disponibili nei prossimi tre anni per promuovere e valorizzare il marchio della ceramica artistica e tradizionale. "Anche questo - conclude Baccetti - è un obiettivo raggiunto facendo valere a livello nazionale gli interessi delle città della ceramica". di Francesca Cavini

L'antico manufatto custodito nel museo della cittadina tarantina Grottaglie, piatto di ceramica del 1865 va sulla copertina dell'orario Alitalia
(gdm)GROTTAGLIE Un piatto del 1865, custodito nel Museo della Ceramica di Grottaglie, è finito sulla copertina del "Times Table", il volume degli orari di Alitalia, distribuito in tutto il mondo. Sarà il simbolo dell'arte italiana per sei mesi (il "Times Table" è in vigore dal primo aprile). La scelta è caduta su un piatto raffigurante San Michele Arcangelo. Per il sindaco di Grottaglie, Bagnardi, "si apre così l'attività promozionale della nuova stagione estiva per la ceramica di Grottaglie". La presenza sul "Times Table" è un primo passo: nel numero di settembre di "Ulysse" (il giornale distribuito sugli aerei Alitalia) sarà inserito un reportage sull'attività ceramica, sul Museo della ceramica, e sulla presentazione della prossima "Mostra del presepe". "La nostra produzione, figlia dell'arte che per decenni si è affinata sotto le mani dei sapienti maestri e la creatività dei suoi autori, oggi - aggiunge il sindaco - riveste senz'altro un ruolo di rilievo".

ESPONE A PADOVA
Le piccole sculture di ceramica di Vania Sartori

Bassano (il gazzettino) L'ultima edizione della Settimana delle Arti intitolata Mani Sapienti, conclusasi di recente all'Istituto statale d'arte De Fabris di Nove, ha occupato Vania Sartori nella conduzione di un laboratorio, che lei ha voluto dedicare all'insegnamento di alcune antiche tecniche decorative del piatto popolare veneto.Fino al 6 aprile l'artista bassanese propone presso la Galleria A & T design di Padova (Riviera A. Mussato, 4) Figure e Stanze, una mostra personale riferibile all'ambito artistico che le è più più proprio: la piccola scultura in ceramica. Un anno fa, in questa stessa galleria, l'artista aveva presentato con successo una serie di delicatissimi gioielli in semirefrattario ricoperto da foglia d'oro, oggi propone la sua ultima produzione ceramica, frutto dei suoi recenti studi. Si tratta di esili statuette il cui riferimento più immediato va senz'altro ai manichini metafisici di Giorgio De Chirico, combinati con le figure preziose di Gustav Klimt, quando quest'ultimo viene influenzato dai mosaici ravennati. Vania Sartori è figlia del noto ceramista Cesare; si occupa di ceramica dal 1983, nel 1993 ha partecipato con successo alla 4° Triennale della piccola ceramica di Zagabria, dove nel 1996 è stata invitata a tenere la sua prima mostra personale. Attualmente opera a Nove. Carmen Rossi

A Ferrara le antiche riggiole di Vietri
(il mattino) La ceramica vietrese continua il suo viaggio in tutta Italia. Sabato scorso, infatti, sono state inaugurate al castello Estense di Ferrara due mostre che vedono protagonista lei, la ceramica nata nelle faenzere del paese dipinto: "Smalti e colori del Mediterraneo" (riggiole da Napoli e Vietri sul Mare, fine XVIII - inizio XX secolo) nella sala dell'imbarcadero; "Nel mare delle sirene", al piano nobile restaurato del prestigioso complesso monumentale. La selezione e l'allestimento sono stati curati da Matilde Romito, direttore dei Musei provinciali. L'iniziativa si inserisce nell'ambito di un accordo di collaborazione - già sostanzialmente operativo - sottoscritto sabato mattina dal presidente della Provincia di Ferrara, Piergiorgio Dall'Acqua, e dal presidente della Provincia di Salerno, Alfonso Andria. Quest'ultimo ha annunciato che nel prossimo autunno sarà ricambiata l'ospitalità riservata al nostro territorio accogliendo un'iniziativa culturale ed espositiva curata dalla Provincia di Ferrara che già da alcuni anni è presente con un proprio stand alla Borsa Mediterranea del Turismo archeologico di Paestum. "Nel mare delle sirene" raccoglie batik e ceramiche del '900 che raffigurano le mitiche creature individuate dalla leggenda come abitanti dello specchio di mare antistante Positano. "Smalti e colori del Mediterraneo" propone una straordinaria raccolta di riggiole provenienti dal Museo della Ceramica di Villa Guariglia. E qui, nella suggestiva residenza di Raito, continua con successo la mostra "La ceramica di Posillipo (1937-1947), curata da Matilde e dallo storico della ceramica Giorgio Napolitano, che firma anche il prezioso quaderno dall'omonimo titolo edito dal Centro Studi Salernitani "Raffaele Guariglia".

Furono ordinati nel 1991, conclusa la guerra del Golfo, alla ditta viterbese "Ceramica Globo"
Da Civita Castellana i bagni d'oro dei palazzi di Saddam
(corriere della sera) "Esportiamo il 40% dei nostri prodotti in tutto il mondo, la maggior parte in Medio Oriente. Nel '91, subito dopo la guerra del Golfo, un nostro corrispondente, ci fece pervenire ordini di sanitari che sarebbero stati destinati alla residenza di Saddam. Ma non non ne abbiamo mai avuto conferma fino a quando abbiamo visto in tv i nostri prodotti. Solo adesso abbiamo capito che le ordinazioni fatte dalla Giordania erano per conto del Rais di Bagdad". Andrea Gulinucci, uno dei responsabili della fabbrica di sanitari "Ceramica Globo srl" con sede a Castel S. Elia, paese a pochi chilometri da Civita Castellana (Viterbo), racconta la vicenda che, per via dei filmati della Cnn, ha messo davanti agli occhi di tutto il mondo le vasche da bagno e i lavandini in oro zecchino del palazzo presidenziale di Saddam Hussein fabbricati nel Viterbese. L'Associazione tra gli industriali della provincia di Viterbo, in un comunicato, si sofferma sulla preziosità dei manufatti e, a proposito della Ceramica Globo dice: "Si tratta di una delle più importanti aziende di un distretto industriale specializzato nella ceramica e che ha oltre cento dipendenti". Gulinucci, a proposito di quell'ordine arrivato nel '91 aggiunge: "Il nostro cliente ci raccomandò di rispettare i tempi di consegna. Adesso abbiamo capito perché era così ossessionato dal rispetto del contratto". Il polo ceramico di Civita Castellana, dopo la fine della prima guerra del Golfo registrò un'impennata di ordini per via della ricostruzione. "Si trattava per lo più di manufatti ordinari, ma, a volte, arrivavano richieste per prodotti più preziosi e in alcuni casi rifiniti in oro", ricordano gli addetti ai lavori. Adesso si pensa che, finita la guerra, l'impennata possa ripetersi dando un impulso alle aziende, che negli ultimi tempi hanno fatto registrare una crisi. Comunque la Ceramica Globo ha sempre avuto commesse provenienti da sceicchi, emiri e sovrani del Medio Oriente ai quali fornisce prodotti prestigiosi e di prima qualità. Giuseppe Rescifina

INAUGURATA ALL'ALLENDE LA MOSTRA DELLA CERAMICA
(la nazione) LA SPEZIA - E' stata inaugurata ieri pomeriggio al Centro Allende la quarta edizione della mostra nazionale di ceramica, organizzata dalla Società Dante Alighieri in unione con l'Istituzione servizi culturali del Comune della Spezia. La mostra vede esporre artisti della Liguria, Lombardia, Veneto, Toscana, Emilia e rimarrà aperta sino a domenica 26 aprile. Sono presenti opere di Roberto Astudillo (Argentina), Giorgio Antognazzi, Lia Battaglia, Salvatore Campagna, Giordana Capurro, Gabriella Carta, Matteo Chiandussi, Robert Cross (Regno Unito), Paola Dessi, Cevilia Iotti, Giorgio Federici, Pier Vittorio Fognani, Maria Gasparotti, Antonio Giannecchini, Rossana Gotelli, Maria Giovanna Guidone, Selena Lambardi, Laura Lemetti, Marcella Lisi, Marisa Marino, Nina Meloni, Fabrizio Mismas, Franca Molignani, Vanda Mongillo, Cristina Monteverdi, Renato Nardelli, Anna Nevoli, Giuliana Paolini, Achille Pardini, Mirella Raggi, Carla Rotta, Walter Tacchini, Maria Rosa Taliercio, Augusto Tartarelli, Fiorella Umili, Cristina Zuban. Questa mostra è stata coordinata dalle professoresse Marisa Marino della Dante Alighieri e Rossana Tregrosso dell'Istituzione servizi culturali. Sarà anche presente un'importante collezione della Cooperativa ceramiche d'Imola in cui figurano pezzi di Gio Ponti, Rontini e Germano Sartelli. Nella sezione didattica, i lavori proposti dagli istituti d'arte d'Imperia, "Paul Klee" di Genova e "Cardarelli" della Spezia oltre al corso "Espressione ed arte" della scuola di San Terenzo, "Poggi", "Fontana", Frank" della Spezia. Il presidente della Dante, Carlo Clariond, ha voluto ricordare con questo evento la mostra di ceramica che negli anni '60 il compianto Angelo Lupi, presidente dell'Azienda turistica di Lerici, aveva organizzato suscitando unanimi consensi.

GUARDANDO LA TV
Lo stupore di Elio, ceramista di Bassano: "Ma quel vaso che stanno razziando l'ho fatto io!" (il gazzettino) BASSANO - Le immagini di quella gigantesca anfora, sollevata con giubilo quasi festeggiare la fine del regime del raìs e che hanno preceduto l'altro pomeriggio quelle dell'abbattimento della statua di Saddam Hussein, hanno fatto il giro del mondo. Ebbene, quel trofeo di ceramica, alto quasi due metri e comprendente un mega piedestallo, appena razziato nel palazzo reale di Baghdad dalla folla, è made in Bassano, fabbricato dalla "Ceramiche Valle d'oro", una delle aziende specializzate in produzione "nero-specchio oro". "Mi hanno telefonato tanti addetti ai lavori, in pochi minuti - spiega il titolare Elio Stevanin - dato che si tratta di un tipo di lavorazione assai particolare. Ho acceso immediatamente la tivù ed ho visto e rivisto in tutti i canali quell'anfora con draghi; un pezzo che ha una quindicina d'anni e di cui peraltro possiedo un catalogo di autenticità". "Il suo valore di mercato - continua Stevanin mostrandoci il modello riportato in un depliant - già allora era piuttosto elevato, oltre quattro milioni; adesso vale molto di più. Si tratta di un tipo di ceramica molto costosa che aveva il suo grande mercato fra i ricchi del Medio Oriente ed andava a ruba soprattutto nei Paesi produttori di petrolio". Com'è finita quella ceramica nel palazzo reale di Saddam? "Saddam, o chi per esso, l'ha acquistata sicuramente in Kuwait, sicuramente prima della precedente guerra nel Golfo del '91. Laggiù infatti rifornivo un grosso distributore che, assieme a Gauci di Malta ed alla Lebanese Roast, avevano il monopolio del mercato degli articoli di regalo in quei Paesi: e soprattutto quei modelli andavano a ruba". Domenico Lazzarotto

CERAMICA INTERNAZIONALE IN MOSTRA
(la nazione) DERUTA - Sabato nella fabbrica ex Maioliche Spa a Deruta, alle ore 17, ci sarà l'inaugurazione della Mostra Internazionale d'Arte Ceramica promossa dal "Gruppo ceramica libera sperimentale", e dalla scuola d'arte "Romano Ranieri" della stessa città della maiolica. La rassegna chiuderà il 2 maggio ed è stata intitolata "Formazione concreta". Tanti gli artisti che hanno aderito a quest'iniziativa, il cui coordinamento è stato affidato a Nicola Boccini, artista che ha già ottenuto consensi a carattere internazionale. Ampio rilievo si è voluto dedicare a Livio Orazi Valentini, invitato sabato come ospite d'onore.

Presentata alla Ca' d'Oro la mostra degli artigiani del settore che si terrà all'aperto dal 25 al 27 aprile in campo Bandiera e Moro
La magia della ceramica alla Bragora
Coinvolti gli studenti del Liceo artistico e dell'istituto d'Arte che rappresentano la continuità (il gazzettino) La ceramica sarà protagonista di un'avventura di tre giorni tra artigianato, cultura e scuola. È stata presentata ieri mattina, alla Ca' d'Oro, la mostra di artigiani ceramisti che si terrà dal 25 al 27 aprile in campo alla Bragora (Bandiera e Moro). La manifestazione, organizzata dal Consiglio di Quartiere 1 in collaborazione con Apt Venezia, il Polo Museale Veneziano e le associazioni Artigiani, porterà per tre giorni la magia di un'antica arte veneziana in uno dei più caratteristici spazi di Castello. La prima edizione della mostra all'aperto, intitolata Bochaleri in campo Bragora, si pone come scopo anche quello di coinvolgere gli studenti dell'Istituto d'Arte e del Liceo Artistico che rappresentano la continuità di quest'arte. Ma all'ombra della chiesa della Bragora esporranno anche degli artigiani di Urbino, città dove la lavorazione del prezioso materiale vanta una storia di altissimo livello e, che proprio con questa mostra, continuerà una collaborazione iniziata con il gemellaggio fra il carnevale locale e quello di Venezia. Bisogna valorizzare il nostro artigianato ha detto Renato Morandina, presidente dell'Apt di Venezia - e proporlo al turista più interessato. Si devono ideare itinerari diversi che vadano fuori dalla solita piazza San Marco. Un concetto condiviso anche dall'assessore alle Attività Produttive Luciano De Gaspari: Spero che non sia un avvenimento occasionale, ma l'inizio di un cammino che possa aiutare la nostra città ad uscire dalla monocultura turistica". Il visitatore più attento potrà tuffarsi nel passato grazie alla preziosa sezione di ceramiche della Ca' D'Oro, non sempre aperta per mancanza di personale. Nell'ottocento ha ricordato Francesca Saccardi, curatrice della Sezione Ceramiche - si riteneva che la tradizione delle ceramiche veneziane risalisse al Rinascimento in verità la produzione di questo materiale esisteva fin dal 1200, Venezia è stato uno dei centri più precoci. L'esposizione permanente della Ca' d'Oro conta centinaia di manufatti che offrono una panoramica della produzione veneziana e delle importazioni tra il XII e il XVIII secolo. Dopo la presentazione, si è lasciato spazio alla passione di Aldo Rossi, decano dei ceramisti veneziani che ha dedicato la vita all'arte. Rossi ha letto la poesia che hanno scritto gli alunni dell'elementare S. Girolamo dopo una visita al suo atelier: "Quella palla grigia sprigiona il suo segreto. Dita abili, agili, delicate, magiche, l'accarezzano, la modellano, la plasmano".Francesca Scarpa

INAUGURAZIONE DOMANI
(la nazione) Inaugurazione domani alle 18 in località Pratella a Montelupo Fiorentino della nuova scuola della ceramica. Prima della cerimonia, alle 15, un convegno all'Auditorium della Banca Popolare Etruria e Lazio dedicato alla formazione professionale in ceramica e vetro, col sindaco Marco Montagni, Tiziano Cini, direttore della Agenzia per lo sviluppo, Giovanni Nebiolo di Firenze Tecnologia, Roberto Desii del Consorzio ceramica e Paolo Benesperi, assessore regionale. Il progetto è stato presentato dal sindaco, dall'assessore Luca Rovai e dal direttore dell'Agenzia. Nonostante la crisi nel settore ceramico, legata alle vicende internazionali, Montelupo conta 100 aziende con oltre 700 addetti. La scuola, che sostituisce quella di via Caverni, preparerà manodopera e imprenditori. Diversi i corsi: il primo di 1200 ore per ceramisti con lezioni dalle 8,30 alle 17,30 e il secondo per neo-imprenditori, entrambi finanziati dal Fondo sociale europeo. Poi i corsi a pagamento: uno per appassionati, con 80 ore il lunedì, mercoledì e venerdì ore 18-20, e l'altro per i turisti a giugno e luglio . Numerosi iscritti, pure di altre regioni. Alessandro Sansoni

DOCCIA, L'EVOLUZIONE DI UN'ARTERIAPRE IL MUSEO DELLE PORCELLANE
(la nazione) Apertura straordinaria in anteprima per il Museo delle Porcellane di Doccia di Sesto Fiorentino, chiuso per restauro da oltre due anni. Dal 7 di maggio infatti il Museo verrà riaperto al pubblico dal mercoledì al sabato, dalle ore 10 alle 13 e dalle 14 alle 18, ma solo su prenotazione. In attesa della riapertura definitiva - attesa comunque entro l'estate, stando ai ripetuti annunci della proprietà, si tratta di un modo di restituire alla città un pezzo importante della propria storia e ai turisti un'opportunità unica di osservare - attraverso pezzi di porcellana e ceramica - l'evoluzione del costume e della società negli ultimi tre secoli. Il Museo raccoglie infatti pezzi prodotti alla Manifattura di Doccia dalla sua nascita, nel 1735, ad oggi. Il costo del biglietto per le aperture straordinarie di maggio è di 6 euro per gli interi e di 4 euro per i ridotti. Ulteriori informazioni possono essere acquisite o chiamando il numero di telefono 055.4207767, o scrivendo una email a museo@richardginori1735.com oppure collegandosi al sito www.museodidoccia.it.

La ceramica di Urbino in mostra a Venezia
(il messaggero) URBINO - Nel programma di collaborazione culturale avviato tra Urbino e Venezia, entrambe città dichiarate dall'Unesco "Patrimonio dell'Umanità", ora si è inserito anche il progetto di esportazione della tradizione artigiana. In occasione della prima edizione della Mostra Mercato dell'Artigianato Artistico, in svolgimento nella città lagunare da oggi al 27 aprile, fra le produzioni in esposizione vi saranno anche alcuni lavori in ceramica realizzati secondo i criteri dell'antica tradizione urbinate. A rappresentare questo aspetto significativo della cultura di Urbino saranno gli oggetti del laboratorio "Ars Decorandi", le cui realizzazioni sono frutto delle tecniche preservate ed insegnate presso il locale Istituto Statale d'Arte. Ad Urbino la lavorazione della ceramica artistica ha una storia di altissimo livello. Durante il Rinascimento la Corte ducale ne promosse lo sviluppo conferendole notorietà e prestigio, portandola a livello di "capolavoro" d'arte attraverso l'impegno dei grandi maestri di bottega. Nei decenni recenti la ceramica sembrava non riuscir più a trovare adeguati spazi di presenza e crescita nella città di riferimento dell'antico Ducato. Oggi, un rinnovato interesse, le ha dato il giusto rilievo e valorizzazione. M.B.

VETRO E CERAMICAUNA SCUOLA PER IL FUTURO
(rdc) FIRENZE - Integrazione fra istruzione e formazione professionale. E' la parola d'ordine nei settori artistici del vetro e della ceramica, secondo l'assessore regionale all'istruzione, formazione e lavoro Paolo Benesperi a conclusione del convegno organizzato dal comune di Montelupo su "La formazione professionale nei settori artistici del vetro e della ceramica". Il convegno ha sancito l'avvio ufficiale della nuova scuola di ceramica, gestita dall'Agenzia per lo sviluppo empolese Valdelsa, nata per creare manodopera specializzata in questi settori chiave della produzione locale. La scuola organizza ogni anno un corso di formazione per ceramista della durata di 900 ore rivolto a giovani e adulti in cerca di occupazione, completamente gratuito. A questa si affiancano attività di altro tipo, come quella di incubatore d'impresa e di consulenza per aspiranti imprenditori e l'organizzazione di corsi brevi, personalizzati, aperti a chiunque.