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Ceramica Cultura Innovazione 1851-2000
Di Giovanni Ballerin

(Scanner.it) "Ceramica Cultura Innovazione 1851-2000", proposta al MIC (Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza) dal 27 febbraio al 2 maggio, con le sue 240 opere, racconta attraverso un percorso eclettico e variegato, uno dei secoli più creativi che la storia dell'uomo abbia avuto a livello di ricerca e di innovazioni tecniche e formali, quando cioè l'avvento della società industriale, le nuove concezioni nel mondo dell'arte hanno sconvolto la vita sociale e con essa anche il mondo delle arti applicate, fra cui la ceramica. , la storia della ceramica applicata al design e agli oggetti d'arredamento, le grandi innovazioni stilistiche ed estetiche avvenute negli ultimi 150 anni, con una esposizione che sta attraversando l'Europa, giungendo in Italia alla sua quinta tappa espositiva. Ceramica Cultura Innovazione 1851-2000 design e ceramica in mostra fra innovazioni estetiche, tecniche e stilistiche alle soglie del nuovo millennio Una selezione di opere dalle più prestigiose collezioni d'arte europee Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza 27 febbraio - 2 maggio 2004

Una bella rimpatriata dopo vent'anni per i dipendenti della Ceramica Galvani
(messaggero veneto) Gli ex dipendenti della Ceramica Galvani si sono ritrovati dopo vent'anni in un simpatico e affollatissimo incontro conviviale tenutosi in un ristorante di Pordenone. Gli organizzatori della rimpatriata contavano su una folta presenza dei "vecchi colleghi" di lavoro e non sono certo stati delusi. Il pranzo ha fornito l'occasione per ripercorrere e raccontare tanti episodi divertenti accaduti ai commensali negli anni trascorsi in fabbrica: aneddoti e pettegolezzi che hanno ancora fatto ridere di gusto questi amici ritrovati, accomunati dai loro trascorsi in una delle più antiche aziende della città. Alla fine, fra abbracci e scambi di indirizzi, la promessa di rinnovare l'incontro, magari senza aspettare altri vent'anni.

Museo della ceramica, il progetto è pronto
(messaggero veneto) ZOPPOLA. E' un comparto produttivo storico, quello della ceramica, che ha contraddistinto molta parte della storia non solo economica del pordenonese. Il nuovo presidente della Fiera di Pordenone, Alvaro Cardin, ha voluto iniziare il proprio mandato visitando una delle aziende simbolo del settore, l'American Standard di Orcenico Inferiore. Con oltre 570 dipendenti, lo stabilimento lungo la Pontebbana è uno dei tre più importanti d'Europa della multinazionale americana, sia sotto il profilo produttivo sia sotto quello della ricerca e sviluppo di nuovi prodotti. Anzi le novità per il futuro iniziano proprio da questo settore. Orcenico è stato individuato come centro direzionale europeo delle attività di ricerca e sviluppo del gruppo, per quanto riguarda il settore "wellness" (vasche e box doccia). E tenuto conto che è stata vinta la concorrenza di Milano e Bruxelles, il vanto locale è ancora maggiore. Il futuro prevede poi un ulteriore potenziamento della linea "wellness", con lo sviluppo produttivo di vasche e box doccia per idromassaggio, un mercato fino ad oggi marginale per l'American Stardard, ma sul quale l'azienda ora punta. Non verrà meno, però, l'impegno sulla ceramica "tradizionale". La conferma, ad esempio, degli 800 mila pezzi prodotti a Orcenico al pari del 2002, pur in presenza di una crisi congiunturale generalizzata, sono il segnale del radicamento dei vari marchi tra la clientela; come va valutato positivamente il consolidamento della leadership italiana ed europea del settore, con quote di mercato che superano il 65%. Numeri lusinghieri quindi, che si sposano con il completamento della riorganizzazione, avvenuta a seguito dell'assorbimento della Dolomite di Vallenoncello e l'avvio di un riassetto dello storico stabilimento di Orcenico che dovrebbe assicurare anche prospettive occupazionali. La visita del presidente della Fiera è servita pure per valutare la possibilità di dare vita a un progetto utile a valorizzare i fondamentali momenti storici e produttivi delle principali realtà della ceramica del pordenonese. L'idea di un museo della ceramica - che raccolga anche la storia del marchio storico Galvani e delle altre aziende che per oltre un secolo hanno operato in zona - è da tempo allo studio dello stesso Cardin. Tale idea ha trovato così il primo appoggio nel gruppo dirigente dell'American Standard. (t.s.)