gennaio

LA CERAMICA DI FAENZA SBARCA IN LIBRERIA
(Sesto Potere) E' in distribuzione da qualche giorno l'ultimo numero di "Faenza", rivista bimestrale di studi storici e di tecnica dell'arte ceramica. Per il 2004, la pubblicazione esce in un corposo volume unico. Il fascicolo si compone di 215 pagine, ricche di numerosi saggi sulla ceramica. I contributi, in questo numero, sono di Otto Mazzuccato, Carmen Ravanelli Guidotti, Anna Moore Valeri, Francesco Cioci, Marco Spallanzani, Guido Farris, Francesco Morena, Giuliana Santuccio, Ugo Gobbi, Elisabetta Alpi e Giorgia Erani, Giacinto Tortolani, Claudio Seccaroni, Stefano Dirani e infine di Roberto Bosi che ha realizzato un ricordo di Melisanda Lama per lungo tempo segretaria dell'Istituto Statale d'Arte per la Ceramica "Gaetano Ballardini" e poi al Museo. La "Faenza", edita fin dal 1913 (fu fondata da Gaetano Ballardini), rappresenta un unicum nel panorama mondiale ed un punto di riferimento per gli appassionati ed i cultori dell'arte della ceramica. Stampata dalle Litografie Artistiche Faentine, č distribuita per abbonamento dal Museo Internazionale delle Ceramiche. Per eventuali adesioni rivolgersi alla segreteria del M.I.C.

Mostra ceramica, mille visitarori
(giornale di sicilia) "La ceramica di Sciacca non č patrimonio di una singola cittā ma di un intero territorio. I turisti che scelgono di visitare la Valle dei Templi devono trovare vetrine artistiche ricche di queste opere d'arte, dove č possibile scoprire la bellezza dei manufatti realizzati nella cittā termale". E' questa l'esigenza che gli addetti ai lavori hanno manifestato ieri mattina, nell'ambito di un convegno interamente dedicato alle ceramiche di Sciacca, al museo "Le Stoai". Dallo scorso 23 dicembre il meglio della ceramica saccense č in esposizione all'interno della struttura che sorge a poche decine di metri dal tempio di Giunone. L'esposizione rimarrā visibile fino al 23 gennaio ma ieri, attraverso il dibattito tematico, č stato possibile "tirare le somme": oltre mille presenze in poco meno di un mese. Gli interventi previsti erano quelli di Enzo Napoli, Calogero Martello, Giuseppe Montalbano, Riccardo Viviani, Salvatore Palillo, Filippo Gandolfo, Vincenzo Bono, Giuseppe Caruana e dell'asserrore regionale Michele Cimino. Tutti concordi nell'affermare che l'unico esempio di artigianato artistico che vanta una certa tradizione in provincia, con 50 aziende dedicate allo specifico settore, č proprio la ceramica di Sciacca. Una realtā che merita maggiore attenzione. La parola d'ordine č "cooperarazione tra le varie cittā in modo tale da costituire un'identitā artistica globale che rappresenti l'intero territorio". La ceramica in questione non deve dunque essere esclusivamente una "prerogativa saccense". Deve essere patrimonio di tutta la provincia. Eppure, ancora oggi, i turisti presenti nella Valle dei Templi (il flusso maggiore si concentra ovviamente nel capoluogo) hanno poche occasioni, o addirittura nessuna, per conoscere le ceramiche di Sciacca se non decidono di recarsi nel luogo in cui prendono forma. Manufatti che non sono adeguatamente presenti nei negozi del capoluogo. In definitiva, secondo gli addetti ai lavori, "questa provincia non riesce a fare sistema ed č ora che cominci a pensare ad unire le proprie risorse artistiche per formare un unico contenitore di attrattive". Andrea Cassaro