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7.8.NOVECENTO, GRAN MERCATO DELL'ANTICO, EDIZIONE AUTUNNO 2005
l'introvabile altrove XV edizione
Dal 10 al 13 novembre a ModenaFiere, studio Lobo rinnova l'appuntamento con l'arte antiquaria con una nuova edizione di 7.8.Novecento Gran Mercato dell'Antico che, tra le più importanti manifestazioni del settore in Italia, da oltre dieci anni riscuote il consenso di un pubblico sempre crescente di collezionisti e curiosi. Manifestazione 7.8.Novecento, Gran Mercato dell'Antico, XV Edizione
Date 10 - 13 novembre 2005
Sede Modena, Quartiere Fieristico Viale Virgilio 70/90
Come arrivarci Autostrade A 1 e A 22 uscita casello Modena Nord - Via Emilia Nord - Viale Virgilio
Orari per il pubblico giovedì 10: ore 15 - 20 venerdì 11, sabato 12 e domenica 13: ore 10 - 20
Giornate professionali mercoledì 9: ore 8 - 18 giovedì 10: ore 8 - 13
Espositori 400 antiquari nazionali ed esteri
Area espositiva globale 20.000 mq.
Ingresso Euro 9,00 (intero) - Euro 6,00 (ridotto)
Iniziative speciali L'ESPERTO RISPONDE: consultazione gratuita offerta al pubblico
Organizzazione Studio Lobo viale Vittorio Veneto 22/D 42015 Correggio (RE) tel. 0522 631042 fax 0522 641470 e mail info@studiolobo.it
Collaborazione Confcommercio Modena Sindacato Autonomo Mercanti d'Arte Antica Modenesi
Patrocinio Regione Emilia Romagna Provincia di Modena Comune di Modena Camera di Commercio di Modena Bologna Fiere
Ufficio Stampa studio Lobo srl Daniela Severi Tel. 0522/631042 Fax 0522/641470 e-mail : daniela.severi@studiolobo.it
Sito web 7.8.Novecento www.7-8novecento.it


L'arte Rometti il gusto di un secolo nella terracotta
(La provincia di Sondrio) La Rocca di Umbertide (Perugia), Centro per l'Arte Contemporanea, ospita fino al 6 novembre 2005 una mostra eccezionale, curata da Enrico Mascelloni e Marinella Caputo, consacrata alla rinomata manifattura delle Ceramiche Rometti. Esposizione promossa, fra l'altro, dal Comune di Umbertide, in collaborazione con la Regione Umbria, e la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, ci presenta, in un allestimento originale, novantaquattro bellissime ceramiche, in gran parte inedite, che attraverso un percorso cronologico, ci consentono di ritrovare gli anni durante i quali l'arte decorativa della cittadina umbra si è imposta a livello internazionale. Si è così potuto risalire alle curiose circostanze che portarono, nel 1927, l'eclettico artista umbertidese Settimio Rometti a fondare la fabbrica delle Ceramiche, alla quale diede un impulso che ne fece subito, per la qualità e la specificità delle sue creazioni, uno dei più interessanti laboratori della ceramica moderna. Le prestigiose collaborazioni hanno da sempre caratterizzato l'attività della manifattura. Negli anni '30 il contributo essenziale di una figurazione potente e strutturata di Corrado Cagli e quello altrettanto forte di Dante Baldelli, di cui si ammirerà fra l'altro il piatto murale con l'Autoritratto e il vaso a scacchiera del 1930-1932, senza dimenticare il vaso con coperchio delle Rondini del 1936, ceramica dipinta e aerografata, affrancheranno questi oggetti dalle tipologie neorinascimentali e tardo liberty, che caratterizzavano in gran parte la ceramica italiana dell'epoca. Da considerare inoltre, sempre di Dante Baldelli, i due visi femminili in ceramica dipinta, vere novità in questo campo, la graziosissima testa, il cui copricapo è l'inizio del vaso, (1938-1940), e soprattutto il Viso con foulard del 1938, bassorilievo in ceramica, forse unico nella sua produzione, che continuò con altre opere di un'eleganza raffinata, dal vaso con Cavalli del 1938, o la statuetta in ceramica nera e corallo della Danzatrice (1938), d'un esotismo allora molto apprezzato, alla Coppia danzante. Di Settimio Rometti, ci è proposto un Cavallino rampante (1942), dalla tonalità brillante, ma la produzione di ceramiche continuava con vasi sempre più elaborati, tale quello verde con ragni in rilievo, ma le forme classiche e moderne nello stesso tempo del Veliero (1946-1955) e della Nave dello stesso periodo, sculture in ceramica dai colori sfavillanti, sono anche esempi di un'invenzione rinnovata continuamente. Il poliedrico talento di Leoncillo, a partire dal '39 e durante gli anni della guerra, chiude la fase propriamente storica della manifattura umbra. L'esposizione si arricchisce per finire di sei opere degli anni '60, che testimoniano la qualità che si direbbe inesauribile della produzione Rometti, ancora oggi in piena attività. Come dice giustamente Enrico Mascelloni: "Polarizzate tra un'art déco elegante e raffinata ed un impulso primitivista carico di spigolosità ideologiche, le ceramiche Rometti sono da tempo al centro dell'attenzione del collezionismo europeo e della storiografia sull'argomento". Questa rassegna è corredata da un bel catalogo Skira, che comprende un testo introduttivo di Enrico Mascelloni, la riproduzione di tutte le opere in mostra, e una sezione cronologica, dove Marinella Caputo, con documenti inediti e numerose foto d'epoca, ripercorre l'itinerario e la storia di questa gloriosa manifattura. La partecipazione cospicua di Dante Baldelli risale al 1928, e andrà avanti con risultati sempre ottimi fino ai primi anni Quaranta. Il suo ruolo cruciale di direttore artistico lo vede all'origine delle linee di quasi tutte le collezioni di un intero decennio, anche se non bisogna negligere l'apporto significativo di Settimio e di Aspromonte Rometti, in un clima proficuo d'intesa artistica. Oltre a dirigere le ceramiche Rometti, Dante Baldelli, che risiederà stabilmente a Umbertide per tutto quel periodo, svolgerà in questi luoghi attività di grafico, decoratore, partecipando a mostre collettive con opere di pittura, scultura e ceramica. Quando Leoncillo si trasferì a Umbertide, era il 1938, l'anno del suo matrimonio. In quel tempo la Rometti stava vivendo una fase di rinnovato vigore produttivo, da quando Settimio e Aspromonte Rometti e Dante Baldelli erano tornati a dirigere la manifattura. Leoncillo, di origine spoletina, aveva solo ventisei anni, ma era già pienamente consapevole ed autonomo nella sua ricerca estetica. La terracotta, ispirata anche dai lavori dell'Antichità, era un materiale a lui perfettamente congeniale, e un'espressività più profonda gli pervenne dalla conoscenza della scultura del grande Medardo Rosso. Il critico d'arte Roberto Longhi lo definirà "barocchetto spoletino". Quando Corrado Cagli giunse da Roma alle Ceramiche Rometti aveva solo diciotto anni, ma già si muoveva con una certa disinvoltura sulla scena artistica della capitale. Questa lodevole iniziativa, che ci ha permesso di conoscere artisti e oggetti di raro pregio, anticipa la prossima apertura di un Museo delle Ceramiche Rometti, che comprenderà alcune opere già acquisite dal Comune di Umbertide, la ricca collezione di Dino Finocchi, attuale proprietario della manifattura, e le opere appartenenti ad altri collezionisti, che hanno conservato con cura ed amore questi preziosi reperti in quasi un secolo di storia di un'arte decorativa fra le più amate. Donatella Micault Le ceramiche Rometti. Rocca di Umbertide Centro per l'Arte Contemporanea, Piazza Matteotti, 1, Umbertide (Perugia). Fino al 6 novembre 2005. Orari: da martedì a domenica 10.30-12.30/16-19, chiuso lunedì, ingresso libero. Catalogo Skira, edizione bilingue inglese-italiano, 29 euro. Per informazioni tel. 075/9413691

Ceramiche in mostra nella Tuscia
(Il messaggero). A Vetralla sarà inaugurata domani alle ore 17 la mostra La ceramica di Randone e Cambellotti tra Roma e Vetralla, a cura di Giovanna Caterina de Feo. La mostra allestita nel Museo della Città e del Territorio in via di Porta Marchetta 2, sarà aperta al pubblico fino al 27 novembre. La mostra si propone di indagare, attraverso la presentazione di documenti in parte ancora inediti, il caso particolare di due ceramisti operanti a Roma tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento che hanno guardato con interesse alla produzione di terracotta popolare di Vetralla.