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CERAMICA ALLA ...BOURGUIGNONNE CASTELLAMONTE OSPITA IL PAESE "GEMELLO" FRANCESE OMAGGIO ALLA ECCELLENZA CERAMICA DI ST. AMAND-EN-PUISAYE

Sabato 25 settembre 2004 alle 18, nello storico Palazzo dei Conti Botton di Castellamonte (TO), si inaugura la 44ª Mostra della Ceramica-1ª Mostra di Arti Applicate, radicalmente rinnovata, a cura di Enzo Biffi Gentili, esperto di arti decorative riconosciuto a livello internazionale. ALTA TEMPERATURA è il titolo della manifestazione, voluta dal Comune di Castellamonte con il contributo della Regione Piemonte, che collega fra loro le sezioni della mostra riferendosi non solo alle caratteristiche stufe di Castellamonte, ma anche alle locali tôfeje -le pentole in terracotta nelle quali si cuociono i fagioli con le cotiche di maiale- e in generale alle ceramiche da cucina, e infine ad alcune "calde" tematiche di "genere femminile", che prendono spunto dalle leggende sulle "masche" ( come vengono chiamate le streghe nel Canavese…).
Il Palazzo ospita fra le altre Céramique à la Bourguignonne, una sezione dedicata al celebre centro ceramico francese gemellato con Castellamonte: Saint- Amand-en-Puisaye in Borgogna, da cui provengono due ospiti d'onore: Jean-Michel Doix e Jean Cacheleux. L'omaggio a Doix (riconosciuto come uno dei massimi esponenti transalpini di una innovazione ceramica basata sulla tradizione) vuole proporre un "modello alto" ai ceramisti locali e indicare nuove possibilità di sviluppo per l'arte ceramica di Castellamonte, un tempo famosa anche per i suoi comignoli e per le statue grottesche, i pitociu, che si ponevano sui tetti. L' artista-artigiano francese infatti, partendo dal recupero di una tradizione locale (le épi de faîtage , i "puntali" in ceramica che segnano il colmo dei tetti nei paesi borgognoni), è riuscito ad affermarsi a livello europeo, proponendo non solo rifacimenti storici approvati dalle severe soprintendenze francesi, ma anche nuove personali interpretazioni da collocare questa volta all'interno delle abitazioni. Il secondo "modello" proposto ai ceramisti di Castellamonte, Jean Cacheleux è invece stato nominato nel 2000 Meilleur oeuvrier de France della ceramica per i suoi grandi piatti da parata ma anche per quelli da pranzo: un campione dell'art de la table riconosciuto dallo Stato.
Il titolo della sezione fa evidente riferimento alla Borgogna, ove si trova la cittadina gemellata ma anche, nel caso di Doix, al particolare allestimento che richiama il modo di servire in tavola la "Bourguignonne": con molti oggetti di differenti tipologie e "gusti" -piatti, vasi, ornamenti architettonici- avvicinati su un grande tavolo-pezzo unico progettato da Ettore Sottsass. Le quattro aree che completano il percorso della mostra sono: Arti filerecce (che introduce il tessile nella Mostra della Ceramica); Masche ceramiche che riprende un elemento "magico" tipico del canavesano, terra di streghe; Addizioni ceramiche al primo piano di Palazzo Botton: una ipotesi di riordinamento per sale tematiche della raccolta esistente con alcune proposte di nuove possibili acquisizioni e infine in uscita, al piano terra, le Ceramiche eccellenti dove si propone un ideale Museum Shop con pubblicazioni e oggetti in vendita.
Il bel catalogo Alta temperatura, curato da Enzo Biffi Gentili, ospita contributi critici di Joan Abelló Juanpere ed Elisabetta Bovina e illustra con 144 pagine a colori le opere in mostra. Sarà in vendita a € 18,00. Il progetto grafico è dello Studio Bellissimo di Torino.

N.B: Il sito www.wcc-europe.org ospita un'ampia descrizione della mostra di Castellamonte in inglese

C I T T À D I C A S T E L L A M O N T E P R O V I N C I A D I T O R I N O

Alta Temperatura
44ª Mostra della Ceramica di Castellamonte. 1ª Mostra di Arti Applicate
25 Settembre-31 Ottobre 2004
Palazzo Botton - Castellamonte Piazza Marconi Tel. 0124-51871
Ufficio Stampa: Gabriella Braidotti 392.1150447 info@360info.it
www.360info.it

L'antica ceramica cerretese del Settecento nel museo cittadino
(Il denaro) La proposta di trasferire i pezzi di ceramica del Settecento nel nuovo museo cittadino è stata avanzata dal sindaco di Cerreto Sannita, Antonio Barbieri. In particolare, si tratta della collezione (circa quattrocento pezzi) realizzata dal giudice cerretese,Vincenzo Mazzacane, nei primi anni del Novecento. La collezione, secondo quanto riferisce il primo cittadino di Cerreto Sannita, ha un immenso valore culturale, storico e commerciale e, quindi, rappresenta un patrimonio da tutelare a livello nazionale. Se il progetto andrà in porto, nelle prossime settimane, presso la sede dell'ente municipale del paese del Titerno, si procederà alla catalogazione dei pezzi di ceramica, con l'intervento di esperti del settore. Soltanto in un secondo momento, saranno scelti i pezzi da conservare nel Museo di Cerreto Sannita. Intanto, entro la fine del mese di settembre inizieranno anche i lavori di ristrutturazione dei locali del Museo. Per la realizzazione degli interventi di riqualificazione, ampliamento e sistemazione della struttura museale, l'amministrazione comunale ha stanziato una somma pari a circa 170 mila euro. Previsti anche interventi per trasformare, parzialmente, la struttura in un centro di ricerca per il settore artigianale. Sul piano del marketing, infine, il progetto di riqualificazione prevede iniziative per far entrare il Museo nel circuito nazionale ed internazionale di settore. g. m.

ORO BIANCO GINORI
Oggetti, design, tecniche e laboratori sull'Arte della Porcellana

L'esposizione Oro bianco Ginori. Oggetti, tecniche e laboratori sull'Arte della Porcellana, ospitata nel Refettorio Quattrocentesco del Museo Nazionale del Palazzo di Venezia, a Roma, dal 15 ottobre al 28 novembre 2004, si prefigge di mostrare la "genesi" di un manufatto in porcellana, attraverso le varie fasi produttive che trasformano terre e minerali inerti in un piccolo ma vibrante capolavoro di arte e tecnologia. L'inestricabile intreccio tra abilità manuale, sensibilità artistica, rispetto per la tradizione e costante attenzione per l'innovazione tecnica, che caratterizza tutta la produzione della manifattura Richard-Ginori dalle sue origini nel lontano 1737 fino ai giorni nostri, verrà svelato attraverso un percorso espositivo che ricalca la reale articolazione dello stabilimento di Sesto Fiorentino nel quale questi oggetti prendono vita, consentendo così al pubblico una vera e propria visita "virtuale" alla più antica fabbrica di porcellane in Italia, alla scoperta di quei "segreti" rimasti finora nascosti. In tale occasione, saranno organizzate delle dimostrazioni pratiche e verrà allestito un laboratorio di pittura su porcellana. Qui, sotto la guida dei maestri della pittoria della manifattura Richard-Ginori, sarà possibile apprendere la tecnica della decorazione a piccolo fuoco, così come era praticata nel XVIII secolo, agli inizi della storia della fabbrica toscana.
Museo Nazionale del Palazzo di Venezia
Via del Plebiscito 119 - Roma
Orari di apertura al pubblico:
dal martedì alla domenica 9.00-19.00 Per informazioni sulla mostra e sui corsi:
Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia
Viale Pratese 31 - 50019 Sesto Fiorentino (FI)
tel. 055-4207767 fax. 055-4205655
e-mail: museo@richardginori1735.com